Che parlare con l’auricolare mentre si guida sia un’attività esente da rischi per l’incolumità di autista e passeggeri mi sembra una grande cacchiata: di quelle create ad hoc per lanciare la moda dell’auricolare che fa sentie in pace con la coscienza e ligi al dovere.
Il vero motivo per cui auto e telefonino non vanno d’accordo non è l’incapacità di utilizzare due mani. Quando si utilizza un telefono cellulare su un veicolo in movimento il segnale audio si degrada molto più velocemente a causa dei frequenti cambi di “cella” (il ripetitore che collega il cellulare alla rete fissa). La bassa qualità del segnale e i vuori nella conversazione costringono il cervello di chi ascolta e guida a fare uno sforzo notevole causando un notevole calo nel livello d’attenzione e dei riflessi.
Sembra una cazzata che mi sono inventato lì per lì, invece ci hanno fatto una ricerca
“Pronto parlo con il servizio percorribilità strade? Ah, buongiorno, senta io sono un socio A.C.I. numero di tessera 917655/UT come Udine – Torino. La disturbavo per avere qualche delucidazione dato che mi devo recare a Roma a votare. Senta, ho sentito dal bollettino dei naviganti che è in arrivo un’area depressionaria di 982 millibar e questo purtroppo mi è anche confermato da un fastidiosissimo mal di testa che sopraggiunge ogni qual volta c’è un brusco calo di pressione. D’altrocanto, caro amico, questo è il prezzo che dobbiamo pagare noi metereopatici. Senta, io le domandavo questo, secondo lei, partendo tra circa tre minuti e mantenendo una velocità di crociera di circa 80-85 Km/h, secondo lei, faccio in tempo a lasciarmi la perturbazione alle spalle, diciamo, nei pressi di Parma?”
“MA VA A CAGHE’!!!!!”
“Pronto? Pronto? A.C.I. pronto? Che strano deve essere caduta la linea”.
😉
Up!